Recupero Crediti

Laddove il credito sia incorporato in un titolo di credito (ad esempio una cambiale, un assegno bancario o un documenti di altro tipo al quale è attribuita dalla legge la medesima efficacia), con la scadenza, questo diviene esecutivo in automatico, quindi si può procedere subito a un'azione di recupero con precetto di pagamento.

Altra procedura molto impiegata è quella del ricorso per decreto ingiuntivo: un ordine di pagamento (o consegna) dato al debitore, mediante decreto, dal giudice. Questo tipo di provvedimento può anche essere emesso (o divenire) esecutivo, assicurando al creditore la possibilità di agire immediatamente e coattivamente, senza avviare un'azione giudiziaria ordinaria. Va ricordato che il decreto ingiuntivo può però essere richiesto soltanto nei casi in cui siano presenti determinate condizioni.

Qualora non si possano percorrere le procedure fin qui indicate, resta il ricorso a un procedimento ordinario (con all'esito una sentenza) che punta ad accertare l'esistenza e la consistenza del credito e a obbligare all'adempimento il debitore.

Tipicamente ogni azione di tipo giudiziario viene dopo la cosiddetta costituzione in mora del debitore, che si rende concreta in un invito al pagamento fatto per iscritto dal creditore al debitore, dalla quale la legge fa derivare determinati effetti.

Al di là dei mezzi sin qui indicati, che intervengono dopo la costituzione del rapporto obbligatorio, vi sono delle specifiche garanzie, che possono essere introdotte all'atto della stipula di un contratto, con l'obbiettivo di avere maggiore possibilità che il credito venga onorato.